Il PPD in difesa delle donne candidate

Purtroppo l’inadeguata legge elettorale del Canton Ticino consente alle donne sposate che si candidano alle elezioni comunali di figurare sulle schede di voto unicamente nel modo in cui sono registrate nel Catalogo generale del loro Comune di domicilio: se nel Catalogo non compare il loro cognome da nubili o quello da sposate, questo non può figurare nemmeno sulla scheda di voto, anche se magari è il cognome con cui sono più conosciute. Un’assurdità!
Lo stesso vale per l’elenco dei candidati che accompagna il materiale di voto. Dato che tale elenco è di competenza del Comune, il PPD e GG Lugano ha appena chiesto con urgenza al Municipio di Lugano di lasciare libera scelta a ogni candidata sposata di figurare su quell’elenco nel modo che meglio crede: o col cognome da nubile o con quello da sposata o con entrambi, indipendentemente dal modo in cui è registrata nel Catalogo elettorale.
È già così difficile convincere una donna a candidarsi! Non penalizziamola inutilmente impedendole di figurare nell’elenco dei candidati con il cognome che più le aggrada.
Nelle nostra lista denominata PARTITO POPOLARE DEMOCRATICO, GG E VERDI LIBERALI vi sono ben 25 donne:
per tredici di loro il problema non si pone (Veronica Barelli, Marika Beretta, Benedetta Bianchetti, Anca Cefan Robbiani, Federica Colombo Mattei, Gerardina Furlani, Nadia Ghisolfi, Elena Mancini, Giulia Petrimpol, Paola Pozzi Rüegger, Joëlle Scheurer Cocconi, Vincenza Sutter, Laura Tarchini);
ma per le altre dodici il problema si pone sì: Mariangela Bernardoni Arigoni, Rosanna Colombo Vezzoli, Lara Comini Pestoni, Paola Degiorgi Terabuso, Maria Didier Bianchi, Antonella Gaglio Veronesi, Sara Marielli Butti, Valentina Marinkovic Zdravkovic, Pascale Passera De Matteo, Stefania Poggiati Longoni, Sara Velasquez Montero Pianezzi, Paola Vollmeier Casanova.
Speriamo tutti che il Municipio di Lugano voglia accogliere la nostra istanza.