INTERROGAZIONE gruppo PPD e GG Lugano

Emergenza COVID-19: misure a sostegno dei collaboratori su chiamata della Città?
La pandemia di COVID-19 sta toccando duramente l’economia ticinese a tutti i livelli. La Confederazione ed i Cantoni hanno varato misure importanti a sostegno delle imprese e dei loro collaboratori. Si sono trovate alcune soluzioni anche a sostegno degli indipendenti che inizialmente venivano esclusi dal diritto alle indennità per lavoro ridotto. Purtroppo sfuggono ancora da queste soluzioni determinate specifiche realtà che subiscono perdite salariali a causa della crisi sanitaria.
Tra queste realtà sono da annoverare i collaboratori che lavorano su chiamata per il Comune di Lugano. Essendo tutte le attività culturali, sportive, ecc. al momento bloccate, la maggior parte di questi collaboratori non viene più impiegata con conseguenti ripercussioni finanziarie non indifferenti soprattutto per quel che concerne i redditi più deboli. Ci si chiede pertanto se la Città abbia valutato degli interventi specifici a sostegno di questa categoria.
In funzione di quanto espresso sopra, avvalendoci della facoltà concessa dalla LOC, poniamo al Municipio le seguenti domande:
▪ Quanti sono i collaboratori su chiamata di cui si avvale la Città di Lugano?
▪ Quanti di questi non sono più stati impiegati o hanno subito riduzioni nel grado di occupazione a partire dall’emergenza COVID-19?
▪ Sono state pensate delle misure a sostegno di questa categoria ed in particolare nei confronti dei redditi più deboli?
▪ Ci sono dei collaboratori su chiamata che sono stati impiegati specificatamente per far fronte all’emergenza COVID-19? Se sì, quanti?
Con ogni ossequio.
Lorenzo Beretta Piccoli, Anna Beltraminelli, Benedetta Bianchetti, Federica Colombo, Michele Malfanti, Angelo Petralli, Michel Tricarico